Alcuni vantaggi SEO del Responsive Design
Questa settimana sul blog di Callidus Pro parliamo di Responsive Design (disegno adattabile o reattivo). Il responsive design è una pratica che nasce in risposta alla necessità di adattarsi ai nuovi media. Non molto tempo fa, con l’emergere degli smartphone, si pensava alla morte del web, tuttavia, Internet è sempre stato un settore che sa bene adattarsi ai cambiamenti.
Il design flessibile è un adattamento del web al mezzo in cui si desidera visualizzare. Con l’arrivo di Responsive Design non solo si è migliorato a livello di usabilità e interazione, ma anche per il SEO (Search Engine Optimization).
Il design adattabile può aiutare il posizionamento di un sito web nella classifica sui motori di ricerca attraverso una serie di miglioramenti a livello web:
Un URL univoco
Questo è precisamente uno dei vantaggi principali del disegno adattativo. Mentre in un primo momento si era iniziato a utilizzare differenti domini o sottodomini per creare un sito mobile, ora non è più necessario.
Dove una volta abbiamo usato questo:
http://m.esempioweb.com
http://esempioweb.mobi
Ora siamo in grado di utilizzare un singolo URL per cellulari, tablet, PC, ecc:
http://esempioweb.com
Usabilità
La navigazione per l’utente è migliore. Il sito web è adattato al mezzo in cui è visualizzato concedendo all’utente una maniera più facile di navigare. Per capire questo, possiamo usare un semplice esempio: in un sito web visto da un computer, possono eserci dei collegamenti di testo (link), tuttavia, se questo sito è visto da un dispositivo mobile, i collegamenti di testo sono spesso troppo piccoli da colpire con le dita. Pertanto si ritiene di usare dei pulsanti per migliorare l’usabilità.
Reindirizzamenti
Quando un utente accedeva ad un sito web utilizzando un dispositivo mobile e condivideva qualsiasi URL, questo arrivava ad un numero di utenti che non utilizzavano per forza un telefono cellulare per connettersi ad Internet. L’URL che ricevevano era mobile, tuttavia, loro si collegavano tramite PC.
Era necessario quindi, creare reindirizzamenti per guidare l’utente al sito giusto per non perdere l’esperienza di navigazione. Dal momento che tutti i dispositivi adesso accedono allo stesso URL, i reindirizzamenti non sono più necessari.
Risparmio di risorse
Per quanto semplice, non è necessario ospitare diverse versioni del sito web o possedere altrettanti domini. Il costo mensile delle risorse web può essere considerevolmente ridotta. È inoltre possibile risparmiare per il semplice fatto di non dover creare un’applicazione mobile.
Aggiornamenti più efficienti
Gli aggiornamenti del sito web sono molto più efficiente perché, invece di apportare modifiche a 2 o 3 siti, ora solo bisogna farlo in uno solo. Per esempio, se volessimo fare un cambiamento nell’identità corporativa e modificare il colore principale del web, con Responsive design è necessario ritoccare solo un file CSS mentre che senza di essa, bisogna modificare tutti i CSS da tutte le versione di siti web includendo la versione mobile.
Cosa ne pensano i nostri lettori del Responsive Design? Avete già iniziato a modificare i vostri siti per soddisfare le nuove esigenze del web?
Alfred
Ottimo articolo!
Voglio aggiungere che Google consiglia anche questo tipo di tecnologia per i vantaggi che tu indichi nella nota, vantaggi che sicuramente beneficiano coloro che usano responsive design:
https://developers.google.com/webmasters/smartphone-sites/details (ecco il link in inglese).
saluti,
Alfred
Cristian Fassi
Grazie Alfred per il tuo link che conferma l’importanza del responsive design.
Google detta il destino dello sviluppo web, bisogna sempre stare a sentire cosa dicono e aggiornare i nostri lavori web se vogliamo essere sempre in primo piano sul motore di ricerca.
Saluti
Guglielmo Cornelli
Ciao @Cristian,
una serie di vantaggi indubbi, però su smartphone non mi voglio vedere la stessa versione di un sito web, adattato, ma visto il tempo a disposizione, secondo me é comunque meglio avere un sito mobile.
Il rischio? Non convertire, decisamente il peggiore tra gli svantaggi … chiaro, poi dipende in che settore si opera.
Sapendo che gli utenti che utilizzano la versione (soprattutto) smartphone non sono, generalmente, gli stessi di quelli che utilizzano la versione desktop, non correrei il rischio … naturalmente il vantaggio principale é l’ usabilità e la fruizione delle (poche) informazioni che mi serviranno.
Cosa ne pensi? 🙂
Cristian Fassi
è proprio quella la funzionalità principale del Responsive Design: “Non far vedere la stessa versione su uno smartphone di un sito web in desktop”.
Prova a vedere questa pagina su un desktop e poi su uno smartphone.
E’ la stessa pagina, con lo stesso contenuto (caricato una sola volta), ma le foto vengono ridimensionate, il menu si trasforma in un elenco a tendina, e la disposizione grafica si adatta al piccolo schermo.
Con la programmazione responsive puoi ridisegnare il tuo sito per le diverse risoluzioni di schermo.
Ecco una guida utile su html.it per iniziare: http://www.html.it/guide/responsive-web-design-la-guida/
Guglielmo Cornelli
ok ok, per un blog semplice (stilisticamente) come il tuo/ vostro, mi va bene, ma quando si comincia a trattare siti (non blog) pesanti, molti dei fronzoli vanno necessariamente eliminati.
E’ qui il punto: non credi sia meglio gestire un sito completamente separato?
Un esempio sono i siti dei quotidiani (gazzetta, repubblica, la Stampa, etc…): per il settore editoriale sarebbe improponibile rendere un sito responsive (almeno per smartphone), non credi? Poi, come accennato, dipende un pò dal settore e dalle informazioni che vuoi e puoi rendere disponibili.
Sono più per un approccio “Mobile first” che per rendere, necessariamente, Responsive qualunque sito.
Grazie per la cortese risposta 🙂
Cristian Fassi
Sicuramente la scelta dipende dal settore, è molto più difficile rendere responsive un grosso portale come quello di un quotidiano, e sicuramente hanno più risorse (€€) per investire nella creazione di più versione del sito, ma alcuni dei consigli elencati nel post si possono applicare perfettamente su questi siti e di esempi ci sono tanti: bbc.co.uk – mashable.com – time.com e altri.
Guglielmo Cornelli
Certo, il tuo discorso fila liscio e sicuramente i costi sono una componente importantissima (per alcune aziende direi fondamentale) del progetto che porta un’ azienda a progetta secondo i crismi del Responsive Design.
Quello che vorrei sottolineare é il non fermarsi al mero aspetto “tecnico” della cosa, ma la progettazione (o meglio la ri-progettazione) di un sito in versione “mobile” dovrebbe tenere (in primis) conto dell’ aspetto di “comunicazione”: se i vantaggi (conversioni nello specifico) possono portare benefici, perché non prendere in considerazione l’ idea costruire un sito esclusivamente mobile?
Sergio Giacomo Sammartano
Provo a rispondere io: perché il target mobile è comunque soltanto una piccola fetta del target complessivo (almeno per ora e penso ancora per qualche annetto) che può comunque avere accesso a quel sito.
Tradotto in soldoni: se metti online un sito pensato solo per smartphone, e magari sempre per la stessa azienda metti online anche un altro sito solo per pc, un navigatore con pc (e sono ancora la maggior parte degli utenti) potrà comunque accedere alle pagine smartphone e viceversa, e in entrambe le situazioni l’esperienza di navigazione ne risentirà in qualche modo, nel primo caso in termini di qualità dei contenuti dovuta al sacrificio di risorse impiegate imosto dal target mobile, nel secondo caso in termini di fruibilità di un sito graficamente complesso pensato per un target da pc fisso.
Pensa a uno che fa una ricerca tematica con google: non mi risulta che ancora google faccia una scrematura dei risultati in base al rilevamento del tipo di dispositivo utilizzato per effettuare la ricerca… e ci mancherebbe altro! Se no i poveri addetti al SEO avrebbero delle belle gatte da pelare per far salire il sito di posizione sul motore di ricerca PER OGNI diversa risoluzione in cui questo vien pubblicato sul web…
Inoltre, se si diffondesse la cosa, pensa ai problemi di “ping”, di fuoriuscita rapida da un sito, non appena ci si accorgesse di aver sbagliato “versione”… gli indici di classificazione di google dovrebbero cambiare radicamente (l’effetto “rimbalzo” è uno degli indici più penalizzanti per il posizionamento SEO), o quelli della W3C dovrebbero darsi un bel da fare e inventarsi qualche diavoleria per impedire agli utenti di accedere a siti che sono stati esplicitamente architettati per dispositivi diversi da quello utilizzato… ma in questo caso la fruibilità stessa di un sito del genere ne risentirebbe in maniera enorme, io credo…
Problemi, questi, tutti evitati all’origine semplicemente perdendo un po’ più di tempo a creare un design responsive con qualche regoletta di CSS in più….
Direi che non c’è storia!
Guglielmo Cornelli
Ragazzi, ultimamente ho letto molti, troppi, articoli legati al Responsive che prescindono da un concetto fondamentale: il sito stesso e la reputazione che lo stesso crea.
Mi spiego: se hai un sito che fa schifo (fatto male, cioé la maggior parte dei siti delle aziende), che senso ha farlo anche responsive? E’ vero che costerà un nonnulla, ma la figura (barbina) che ci fai a rendere responsive un sito già fatto male, non ha prezzo!
Anche questa si chiama web reputation e per quanto un programmatore sia in gamba, in genere é un concetto che gli sfugge 😛
Il mio discorso vuole arrivare ad un punto: perché non riprogettare un sito web in versione desktop, già pensato anche per il mobile? Tanto tra un paio di anni é un discorso che dovranno affrontare tutti e allora perché attendere?
La riprogettazione di un sito, se si hanno chiari obiettivi e target (cosa peraltro molto lontana dall’ essere scontata) non é poi così onerosa in termini di tempo, basta alleggerire un pò il sito e renderlo più usabile all’ utente.
Poi se vogliamo dirla tutta, non mi metterò sicuramente a leggere “la Repubblica” sul mio smartphone, magari lo faccio con il tablet.
Capitolo google: no, non risulta nemmeno a me, però é da tempo immemore che puoi associare, al tradizionale dominio, anche la versione mobile (quella con m.) … e non é poco, in questo modo puoi almeno vedere quanti accessi e tutti i dati più significativi che fanno (generalmente) riflettere.
Ad oggi siamo ad un 62% abbondante di penetrazione degli smartphone nel nostro paese, quindi non é difficile immaginare che, visti i tassi di crescita, si arrivi presto alla totalità di questi dispositivi in mano alle persone; il tablet ha un tasso di crescita esponenziale (molto più alto dello smartphone, ad ora é in possesso, in Italia, a poco più di 20.000 famiglie), quindi stimo che in un paio di anni le aziende (bene o male) dovranno adeguarsi; chiaro, poi, il settore in cui si opera fa la differenza, ma soprattutto per il settore ( ad esempio) turistico, questi meccanismi dovrebbero già essere perfettamente consolidati.
Cristian Fassi
x @Sergio –> il target mobile non è più una piccola fetta, penso anche che i numeri che circolano su l’ “impressionante” crescita degli smartphone (parlando sempre in quanto ad accessi ad internet e navigazione, che è diverso al uso come telefono e svago con le app) sono numeri un po’ gonfiati solo per motivi di marketing, per vendere di più e metterci in testa che senza di loro (gli smartphone) non esistiamo.
Detto questo, io penso sempre prima al ambiente desktop al momento di progettare un sito web, ma mi rendo conto che sempre di più devo testare e ottimizzare i siti per il piccolo schermo. Ma ogni progetto è diverso e tutto dipende del settore e del target che si vuole.
x @Guglielmo –> Giusto l’altro ieri ho scritto un nuovo post su questo blog dove parlo di Author Rank, ovvero l’importanza del contenuto del sito sopra l’aspetto tecnico. Invito tutti a leggerlo qui: https://www.calliduspro.com/author-rank-agent-rank-social-rank-che-confusione/ –> è un testo un po’ teorico che sarà completato con altri due post (con uscite dopo ferragosto) dove parlerò di SEO e Author Rank e il clasico “How to” più pratico.
Guglielmo Cornelli
esatto @Christian, il target mobile (come ho cercato di esibire) non é più una piccola fetta 😉
D’accordo, il settore fa senz’ altro la differenza … non voglio far polemiche (spero di non aver dato questa impressione), volevo solo ragionare: siccome ci sono troppi siti non progettati bene, se prima non si pensa a obiettivi e target, naturalmente, cade ogni discorso, anche se parte con tutte le buone intenzioni del caso 😉
Leggerò con piacere il post 😉
Grazie